­Continua l’attività di fermento civico intorno alla borgata di Sa Segada. Le elezioni del 6 Dicembre scorso (LEGGI), caratterizzate da una affluenza come da anni non era stata vista in questo territorio, sono state un autentico successo.

Lo spoglio delle schede da la luce al primo Consiglio direttivo del neonato Comitato di borgata di Sa Segada, costituito da undici componenti. E’ di pochi giorni fa l’assegnazione degli incarichi sociali, determinando l’assetto amministrativo del comitato come sotto descritto:

­Presidente -  Zidda Antonio
­Vice­presidente – Paddeu Antonio
­Segretario – Salis Dolores
­Tesoriere – Salaris Antonella
­Consiglieri: Erre Antonio, Puledda Giovanni, Delrio Carla, Coghene Manuel, Baldino Francesco, Manai Gianpiero, Pinna Francesco

­Inoltre sono stati indicati come candidati a rappresentare le due borgate interessate dall’attività del consiglio, per il rinnovo del consiglio direttivo del Comitato zonale Nurra i signori Zidda Antonio e Coghene Manuel per Tanca Farrà e la signora Dolores Salis con Puledda Giovanni per Sa Segada.

L’affiatato gruppo che costituisce il nuovo comitato si è già messo all’opera per risolvere i più pressanti problemi come quello della riapertura del ponte sul Rio Filibertu, per il quale scopo sono già state raccolte un consistente numero di firme (LEGGI).

Tra le altre problematiche che verranno affrontate nei prossimi incontri con le autorità sono previste le manutenzioni per le dissestate strade interpoderali, la pulizia ed il decoro, i collegamenti fognarii, i trasporti, l’illuminazione completamente assente, le potature delle fasce alberate che disturbano il passaggio dei mezzi di trasporto pubblico, oltre alla ormai annosa destinazione degli ex beni LAORE, oggi in mano alla Regione, ma che al momento giacciono diroccati ed in preda all’incuria sul terreno della centrale borgata. Non ultimo il potenziamento dei segnali di telefonia mobile e del servizio ADSL, ad oggi assai carente.

Importanti avvenimenti attendono i rappresentanti del comitato di Sa Segada, i quali auspicano di poter giocare un importante ruolo nella stesura dell’atteso “piano di stralcio della Bonifica” oltre che del “PUC”. Saranno probabilmente questi dei mezzi importantissimi per favorire un rilancio socio­culturale della storica borgata, oltre ad un certo sviluppo economico stimolato dall’allegerimento da quei vincoli edili ed ambientali che hanno sino ad oggi zavorrato ed imbalsamato anche questo angolo di Bonifica.

Buon lavoro!