Il Comune di Alghero ha presentato 5 progetti al bando indetto dalla Regione Sardegna per la rifunzionalizzazione degli immobili di proprietà regionale ricadenti all’interno dei Comuni sardi.

Nel dettaglio sono l’ex cotonificio in città e le ex scuole delle borgate di Guardia Grande, Maristella, Sa Segada e Santa Maria la Palma. Tutti i progetti, che concorrevano insieme a molti altri di diversi Comuni, hanno ottenuto un elevato punteggio, tale da consentire di essere finanziati. L’elevato punteggio è stato ottenuto per la qualità e completezza delle proposte progettuali, uno sforzo al quale hanno contribuito gratuitamente anche rappresentanti dei Comitati di Borgata.
Alghero è stata brava, unico Comune in cui tutti e 5 i progetti presentati sono rientrati nella fascia dei finanziabili. La Regione però, con un colpo di mano e a dispetto del bando che parla chiaro: “Art 1: I Comuni, le Unioni di Comuni o le Associazioni tra Comuni possono presentare più di una domanda” ha deciso diversamente, cambiando le regole del gioco a fine partita. In pratica, il merito di Alghero, cioè quello di aver presentato progetti completi e appetibili, è divenuto un demerito ed è stata penalizzata ingiustamente, vedendosi non finanziati i 4 progetti all’interno dell’agro.
C’è un bando, ci sono delle regole da rispettare. Ci dispiace per gli altri Comuni che hanno presentato progetti meno interessanti e completi ma la graduatoria non può essere in discussione. Siamo la Repubblica delle banane, dove vinco una gara e viene premiato il secondo classificato?
Alghero è uno dei Comuni sardi che presenta più immobili di proprietà regionale e, con l’ex cotonificio, è stato finanziato meno dell’1% del patrimonio regionale presente. Altri Comuni più piccoli, hanno avuto presumibilmente una percentuale elevatissima di patrimonio finanziato poiché magari hanno solo un immobile regionale o poco più al proprio interno ed è stato finanziato. Quindi?  Inoltre, Comuni come per esempio Carloforte e Arborea, sono stati finanziati per oltre 4,5 milioni di euro ciascuno, cifra superiore alla somma dei 5 progetti di Alghero.
La motivazione della Regione, ” No al fine di garantire distribuzione territoriale delle risorse. Comune già finanziato”, non ha fondamenta nell’avviso pubblico che invece recita: “In attuazione di quanto previsto dalla Deliberazione della Giunta regionale n. 52/38 del 28 ottobre 2015, al fine di garantire la distribuzione territoriale delle risorse sarà assicurato, comunque, il finanziamento di almeno un intervento per ciascuna delle otto aree territoriali provinciali”. Pertanto, una volta assicurato il finanziamento di un progetto per ciascuna provincia, si sarebbe dovuto procedere come da graduatoria.
Paradossalmente, con il nuovo Comune di Porto Conte, di sicuro uno dei progetti in agro sarebbe stato finanziato per certo. Con questo bando,formulato in questo modo, lo sarebbero stati tutti quanti.
Invitiamo il Sindaco a fare tutto ciò che è nelle sue capacità per avere dalla Regione il premio che spetta ad Alghero, secondo il bando, la graduatoria e la legge.
Qualcuno parla di possibili ripescaggi, che nulla è perduto ma qui siamo di fronte a un bando vinto da Alghero con 5 progetti, senza se e senza ma: i ripescati devono essere altri, non Alghero che ha giocato bene le sue carte e non può essere penalizzato per questo, come invece sta incredibilmente accadendo.
La politica cittadina ha oggi la chance per dimostrare che tiene a tutto il territorio di Alghero, compreso l’agro. Lo può dimostrare senza oneri per il Comune. Lo può dimostrare documenti alla mano, con un bando vinto inattaccabile.
Firmato: Comitato Rinascita della Bonifica