“Nella battaglia per la dignità del nostro territorio, anche attraverso azioni forti come quella dell’istituzione del nuovo Comune di Porto Conte, in consiglio comunale ad Alghero siamo stati chiamati amorevolmente“fratelli dell’agro”. Solo pochi mesi fa, tutti a correre al capezzale del malato che aveva ragione a lamentarsi per lo stato di abbandono in cui le passate amministrazioni lo avevano lasciato. Piena solidarietà anche da parte della comunità algherese. Ora invece, al solo pensiero (perché l’articolo del regolamento del Piano del Parco in realtà non parla di soldi) di toccare un punto importante, gli interessi economici, da “fratelli dell’agro”, diventiamo immediatamente “scippatori”, secondo il Geom. Cadinu, seguito a ruota dall’approvazione di molti consiglieri comunali”. Queste le parole di Tonina Desogos, Presidente del Comitato di Borgata di Maristella e membro del Comitato Rinascita della Bonifica.

Prosegue: “L’ente Parco di Porto Conte non dovrebbe essere inteso dalla politica solo come un dispensatore di poltrone ma soprattutto come un motore aggiuntivo per Alghero, vicino al territorio di riferimento che presenta specificità uniche, assai differenti rispetto all’ambito urbano e che, pertanto, necessitano di un’attenzione particolare. Un’attenzione che molti degli attuali consiglieri comunali hanno dimostrato di non avere a più riprese, disertando le assemblee del Parco per i motivi più disparati. Quindi, da una parte abbiamo assistito a una forte presa di posizione sul fatto che l’Assemblea del Parco dovesse coincidere con il Consiglio Comunale di Alghero. Dall’altra, poi, si disertano le Assemblee e, al solo parlare dell’eventualità di fondi delle Grotte ripartiti, anche se non si tratta di argomento di discussione in Consiglio, già si alzano le barricate. Ad oggi, il tesoretto delle Grotte di Nettuno, viaggia in un’unica direzione, cioè verso l’interno delle mura di Alghero. Nulla torna indietro, ai territori che hanno generato quei fondi. Territori che contribuiscono a ritorni di immagine e indotti enormi per Alghero, attraverso spiagge, scogliere, attività agricole e turistiche di valore. Insomma, siamo al solito copione: la schizofrenica tentazione di voler proseguire a prendere da Porto Conte senza dare, come fosse solo una vacca da mungere, aleggia tra i banchi del Consiglio Comunale. Tuttavia sarebbe bene resistere! Se è vero che l’agro di Alghero è Comune di Alghero, l’opportunità di utilizzare parte dei fondi delle Grotte di Nettuno per la valorizzazione del territorio che li ha generati, dopo decenni di flussi verso il centro cittadino, non dovrebbe far gridare allo scandalo. Ci aspettiamo una presa di posizione da parte del Sindaco su questa vicenda. In merito invece alla gestione naturalistica del bene da parte dell’Ente Parco, si tratta di un’ovvietà”.