Abbiamo voluto dire alle Istituzioni le nostre ragioni, e non accettiamo che sotto il velo dell’accoglienza e della carità si insinuino speculatori che pretendono di “ricoverare” i rifugiati in uno stabile fatiscente, in parte dichiarato inagibile, senza luce, ne acqua ed ormai diventato colonia per “tortore e colombi”! A casa nostra questa non si chiama accoglienza ma sfruttamento della disperazione e speculazione!
Queste sono alcune delle testimonianze che si sono succedute questa mattina nei pressi del Ponte che collega la Città di Fondazione con Alghero. Siamo pronti ad occupare il Ponte, in modo vero e definitivo, se il Prefetto concederà alla Coop. SDP l’utilizzo di un locale non a norma, presumibilmente preso in subaffitto (non autorizzato dalla REGIONE?) da un gestore che a Luglio sarà di fronte al giudice per la sentenza che dovrà definire la pratica di sfratto promossa dalla Regione Sardegna per gravi inadempienze.
Così gli abitanti ed i commercianti di Fertilia questa mattina in un incontro che, col passare del tempo si è riscaldato ben al di la dei 32 gradi che segnava il termometro. Di fronte all’Assessore con delega alle Borgate Natacha Lampis, che ha garantito una particolare attenzione alla vicenda da parte della Giunta e del Sindaco, gli abitanti della Borgata, ed il Presidente del Comitato Luciano Solinas hanno evidenziato che il ruolo dello stabile dell’ ex Hotel Bellavista è centrale nel progetto di riqualificazione urbana dell’intera Città di Fondazione, e che una sua destinazione a “LAGER” per rifugiati sarebbe il fallimento dell’intero progetto.
Una soluzione intollerabile quindi che non a caso viene a ricadere su Fertilia, infatti l’eccesso di tolleranza dimostrato per trent’anni per la comunità ROM, il cui unico risultato saranno i tumori e le leucemie che la nostra comunità verrà a dover rilevare tra qualche tempo a causa dei valori di PCB e Diossine rilevate dalle verifiche effettuate sul campo che nessuno ha i soldi per smaltire, ha dato a molti l’illusione che questa collettività possa subire in silenzio qualsiasi angheria.
Così non sarà! Da oggi infatti scatta il conto alla rovescia che decreterà una serie di manifestazioni che vogliono testimoniare il fatto che se qualcuno pensa di risolvere un problema ricoverando questi poveri ragazzi a Fertilia, la comunità non è disposta a tollerare più nulla. Da qui l’appello alle Istituzioni, ed in primis al Sindaco ed al Prefetto, affinché intervengano immediatamente per bloccare questo ennesimo assalto alla diligenza e tutelino sia la salute di questi disperati che cercano asilo in Italia ed anche quella della nostra Comunità che ha sacrosanto diritto di poter programmare il proprio futuro senza essere mortificata per l’ennesima volta.
Luciano Solinas, Presidente del Comitato di Quartiere di Fertilia-Arenosu