Dalle origini storiche della Bonifica della Nurra, avviata da Mussolini nel ’33, l’agro di Alghero ha visto una sua evoluzione nel tempo: da campagne dedite alla sola agricoltura con case poderali sparse nei territori che comprendono Sa Segada, Santa Maria La Palma, Guardia Grande e Maristella fino ad inglobare Fertilia, a borgate con veri e propri centri abitati, dove le persone concentrano buona parte della propria vita sociale.
Abbiamo assistito allo sviluppo di questi centri abitati e per le ovvie esigenze della popolazione il Comune di Alghero ha messo a disposizione i servizi primari al cittadino, pur mantenendo il collegamento stretto con la città.
Ora però, le esigenze degli abitanti di 50 anni fa non sono più quelle di adesso: la società cambia, si vorrebbero soddisfare le esigenze di tutti, pur avendo la straordinaria fortuna di condurre una vita sana in campagna.
Ho sempre condiviso l’idea che una società sia davvero civile in proporzione all’attenzione che dedica nei confronti dei bambini, che come tutti sappiamo, sono gli adulti di domani.
E purtroppo, proprio per questo motivo, devo constatare da abitante dell’agro, una mancanza di servizi rivolti alle famiglie e nello specifico ai bambini.
La situazione gravemente dispersiva non giustifica quest’assenza, anzi, bisognerebbe prestare maggiore attenzione nell’agevolare l’aggregazione e la possibilità di condurre una vita come quella della città.
Oggi i genitori lavorano e non sempre hanno a disposizione nonni o parenti che permettano di assentarsi senza dover pagare una baby sitter che costi quanto il proprio stipendio, e i nostri bambini non possono incontrarsi in una struttura adeguatamente adibita a loro che non sia un piccolo parco giochi all’aperto.
La società cambia e le esigenze pure, per questo molti genitori lamentano il fatto che sarebbe molto importante che nell’agro ci fosse un asilo nido o comunque una scuola dell’Infanzia che ospiti una sezione Primavera o magari anche una ludoteca o Spazio Bimbi per i bambini più grandi che possano trascorrere i pomeriggi invernali in spazi ricreativi adatti a loro, con la certezza da parte di noi genitori di poter lasciare i nostri figli in ambienti sicuri.
Tutto ciò potrebbe essere fattibile in quanto, per esempio, a Santa Maria La Palma o a Fertilia, le scuole dell’Infanzia hanno a disposizione gli spazi per ospitare la sezione Primavera, che agevolerebbe in maniera importante le necessità di genitori e bimbi, che si vedono costretti ad usufruire di questo servizio in scuole della città, talvolta anche in strutture private.
Se nell’agro ci fossero scuole con questo tipo di servizio, si ovvierebbe al fatto oggettivo della “fuga” nella città, e anche la scuola dell’Infanzia conterebbe maggiori iscrizioni, senza vedersi costretti a chiudere le sezioni. Si potrebbe pensare anche  di subappaltare il servizio a cooperative o altri enti.
Inoltre alcune strutture, che sono state acquisite dalla Regione Sardegna e in parte si sta procedendo alla loro assegnazione al Comune di Alghero, si presterebbero  come servizio di ludoteca o Spazio Bimbi, apportando le adeguate modifiche strutturali.
Vorremmo che anche le famiglie dell’agro avessero pari opportunità rispetto all’offerta della città, in quanto non sempre è possibile lo spostamento, con tutte le conseguenze di perdita di tempo, investimenti di denaro e una qualità della vita molto frenetica.
Siamo fiduciosi che le nostre richieste di attenzione e le relative proposte possano essere prese in considerazione dall’amministrazione per fare in modo che anche nell’agro ci siano dei servizi volti al benessere delle famiglie.

 

Alessandra Malatesta dei Riformatori Sardi di Alghero