La maggior parte degli immobili di Laore in Bonifica stanno per essere trascritti nel patrimonio della Regione, perché le passate amministrazioni di Alghero, per vari motivi, non hanno trovato un accordo con l’agenzia per la cessione. Si tratta dei nostri centri di borgata, scuole, saloni, campi di calcio ecc.
Dario Deriu, presidente del Comitato Rinascita della Bonifica, commenta: ” E’ incredibile, siamo mortificati. Mentre gli altri Comuni sardi fanno a gara per accaparrarsi in regalo gli immobili di Laore, Alghero fino a ora non ha concluso nulla. Eppure si tratta di casa nostra, della nostra identità, di immobili situati in una delle aree di maggior pregio dell’intera Sardegna. Cosa dire di fronte a questo atteggiamento? Come non sentirsi esclusi, non accettati, cittadini di serie B? L’attuale amministrazione afferma di stare perfezionando il passaggio dei beni, esprime la volontà di procedere all’acquisizione di tutto il patrimonio ma, di risultati concreti, come accaduto in passato non se ne vedono ancora. A tutti coloro che sono scettici sui motivi che stanno portando Porto Conte a richiedere l’autonomia, porgiamo anche quest’ennesimo piatto avvelenato. Queste situazioni, a dir poco riprovevoli, oltre che imbarazzanti, non possono far altro che farci richiedere nuovamente un atto di responsabilità da parte del Consiglio Comunale cittadino, per la definizione condivisa dei confini del nuovo Comune e l’appoggio a Cagliari per il buon esito dell’iter in corso”.
Sulla questione, la redazione di PortoConteNews ha raggiunto telefonicamente il Dott. Mario Sechi, referente dell’Unità Organizzativa del Patrimonio Laore nell’area nord Sardegna al quale abbiamo posto le seguenti domande:
- Dott. Sechi, che cosa è accaduto? Come previsto dalla legge, la Regione ha iniziato a trascrivere nel proprio patrimonio molti beni ex ERSAT insistenti sul territorio della Bonifica di Alghero, iniziando proprio da quelli destinati al Comune. Si tratta, a Santa Maria la Palma, della scuola elementare, la scuola media, la vecchia scuola media, tutta l’area di borgata e il campo da calcio. A Guardia Grande l’area di borgata, il circolo sociale e la scuola diroccata. A Sa Segada la scuola materna, la scuola elementare, il campo da calcio e l’area di borgata. A Maristella la scuola elementare, la scuola materna, il campo da calcio, l’area di borgata e l’hangar. A Porticciolo la struttura per il recupero dei tossicodipendenti di Padre Giacomo. Oltre a altri beni sparsi in Bonifica. La consegna dei beni avverrà probabilmente già la prossima settimana.
- Avevate provato a cedere questi immobili all’amministrazione comunale di Alghero? Certamente. I primi incontri sono iniziati nel 2008. Tedde, Lubrano e infine Bruno hanno avuto la possibilità di acquistare tali beni al prezzo simbolico di un euro. Tanti incontri ma non si è concluso nulla.
- Laore ha molti beni sparsi in Sardegna. Gli altri Comuni come si sono comportati? Tutti i Comuni sono stati ben disponibili ad acquisire i nostri beni che vengono ceduti a titolo gratuito ma vincolati ad un uso per pubblico interesse. Parlo per esempio di Sassari, Olmedo, Ozieri, Nuoro. Altri sono in fase conclusiva come Siniscola, Illorai, solo per citarne alcuni. Con Alghero abbiamo avuto problemi.
- Che cosa accadrà ora ai beni Laore a Porto Conte? Probabilmente i beni passeranno ugualmente al Comune se ne farà richiesta ma l’amministrazione dovrà concordare una acquisizione all’interno di un più ampio piano di cessioni. La Regione ha molte partire aperte con il Comune di Alghero (Palazzo dei Congressi, Fertilia, sanità, ecc.) e un eventuale passaggio dei beni non sarà così semplice da attuare.
- A suo parere come mai è accaduto tutto questo? C’è innanzitutto una resistenza da parte degli uffici del Comune. Forse sopravvalutano i problemi legati alla acquisizione dei beni e spesso la classe politica decide di non decidere.
- Cosa pensa della situazione attuale creatasi a Porto Conte? Le proteste dei residenti sono in gran parte fondate. L’algherese non ha cognizione dei disagi di chi vive in bonifica. Non si può paragonare l’area rurale ad una periferia cittadina, la situazione è completamente differente. In primo luogo la rete viaria, esclusa per legge dalla nostre competenze e oramai senza risorse, è in uno stato di abbandono con evidenti disagi e elevatissimo grado di pericolosità. L’assenza di segnaletica, l’assenza di toponomastica, la scarsità di servizi, di collegamenti pubblici rende difficile anche richiedere l’intervento di un’ambulanza in caso di bisogno. Anche i vincoli legati al PPR equiparano di fatto le aree di bonifica ad un’area come piazza civica in città, con evidentissimi problemi a tutte le attività economiche nell’agro. C’è inoltre una scarsa conoscenza sulla storia del territorio, vengono diffuse “leggende metropolitane” sui regali delle aziende ai coloni. Tutti i poderi sono stati pagati, non regalati, spesso gli assegnatari hanno “sputato sangue” per la loro terra.
Il Dott. Mario Sechi, a seguito della pubblicazione dell’articolo, precisa alcuni aspetti:
- I beni oggetto di trasferimento al Comune di Alghero sono di proprietà della Regione già dal giugno del 2009 in quanto solo in tale data è stato individuato il patrimonio da assegnare all’agenzia Laore e quale da consegnare alla Regione.
- I beni, pur se di proprietà regionale sono stati consegnati formalmente alla Regione solo in parte. Prima devono essere fatti degli atti interni per la trascrizione dei beni (determina di convalida, atto di trascrizione, registrazione all’agenzia delle entrate). Questa procedura riguarda centinaia di immobili ed è solo all’inizio.
- Occorre precisare che l’attuale amministrazione non si è mai rifiutata di acquisire gli immobili ed erano già stati avviati incontri per definire la cessione dei beni già nel mese di settembre. L’iter previsto era quello di definire un accordo e quindi, dietro delibera di giunta e procura della Regione procedere al passaggio dei beni.
- Nel mese di ottobre la Regione ha trascritto alcuni beni nel proprio patrimonio tra i quali anche quelli oggetto dell’articolo di portocontenews.it e quindi l’Agenzia ha preso i contatti con l’Assessorato degli Enti Locali Regionali per la consegna dei beni (procedura che inizierà la prossima settimana) ed è stato avvisato il comune di Alghero che la procedura sarebbe stata differente da quella precedentemente concordata in quanto superata dai fatti.
Mario Sechi
Foto: scuola elementare di Santa Maria la Palma che viene trascritta nel patrimonio regionale