Avversari, si continua a vedere solo quelli. Un presunto nemico al quale si deve far guerra, in ogni caso, anche nei modi più infimi e spesso contro gli interessi dei cittadini. Ieri era un momento importante per le borgate e per l’agro della Nurra. La giunta, passando dalle parole ai fatti ha portato in discussione nella consulta i temi e le progettualità emerse durante il percorso di coinvolgimento pubblico di “#Mondo Rurale”: mesi di riunioni, dibattiti, discussioni anche aspre ma sempre produttive, impegno delle persone comuni, tessitura di rapporti tra soggetti che spesso non dialogano, formazione, feste, donne, bambini e uomini, colture e cultura. Un esperienza ricchissima per chi vi ha voluto partecipare. Rimarchiamo il “chi vi ha voluto partecipare” inteso come gesto di cittadinanza attiva, impegno civico.

L’area della bonifica algherese è un serbatoio di ricchezza inespressa; si è voluto ragionare sul da farsi, guardandosi intorno, cercando di capire gli input economici e progettuali presenti oggi in Italia e nel mondo e la loro proposizione sul nostro territorio, nell’intenzione di far emergere diversi sviluppi economici in modo coordinato; solo i suoi abitanti possono accettare questa responsabilità, ed è corretto che il coinvolgimento sia intenso.

Ieri (3 marzo 2016 ndr), invece di avviare l’istituzionalizzazione del percorso, confrontandosi con il resto della città, dibattendo su eventuali nuove proposte, si è assistito ad una scena paradossale. La presidente del comitato di Maristella, nel primo intervento attacca tutto e tutti dicendo che la sintesi ha parti copiate dal piano economico del Parco e da un progetto riferito alla città di Brescia, quindi tutto brutto, tutto falso, tutto insinuabile. Ha ragione, in effetti ha ragione, tutto sbagliato, tutto brutto. Un gruppo di cittadini attivi che fa una proposta alla giunta, guidato ed aiutato dall’assessore, necessariamente avrebbe dovuto spendere qualche centinaia di migliaia di euro e un annetto circa per fare una nuova analisi del sistema economico territoriale ad opera di tecnici esperti… perché del resto quella già fortunatamente presente e  recentemente realizzata da Parco Naturale di Porto Conte non ci piace, no, si deve rifare. Poi scusate, Brescia? Ma che hanno da insegnarci i Bresciani? Caspita speriamo che non si accorgano che vi sono anche spunti dal Parco delle 5 terre in Liguria, Rural hub di Boston, e dalle decine di nuove intuizioni a livello di sviluppo agricolo in atto nel panorama mondiale che i cittadini attivi si sono presi la briga di analizzare. Se la presidente Desogos ed i suoi fidi “googlatori” si accorgessero anche di questo sarebbe uno scandalo, si evincerebbe che il gruppo di cittadini non ha avuto l’idea del secolo, e che sono andati a prendere gli esempi virtuosi nel resto del mondo, vergogna vergogna vergogna, anche se crediamo che per capire tutto ciò il documento vada realmente letto e inteso, e abbiamo i nostri dubbi.

Comunque state tranquilli, non parliamo di un dottorato di ricerca, e forse è sfuggito che una volta effettuati i passaggi di consultazione e si procede alla chiusura del documento è buona pratica, per chi non lo sapesse, porre a piè pagina delle parole in piccolo chiamate bibliografia, o da qualche anno web grafia. Servono a specificare da dove sono stati presi concetti, frasi, paragrafi e licenze poetiche, e quant’altro. Detto questo, alle dirigenze di questi “comitati”, spesso votate durante il caffè dopo pranzo tra parenti e vicini, in qualche caso sfiduciati pubblicamente dai cittadini ma ancora in sella perché le carte le ho io e non ve le do, o ancor peggio con posizioni ad uso e consumo politico locale e personale un giorno a destra e un altro a sinistra, occupate da chi crede che i pomodori nascano alla Conad, consigliamo di pensare realmente alla vostra terra, ai bambini che vi crescono, al futuro che li si vuol proporre.

Vi sono altri modi per puntare ad un posto nel consiglio comunale di Alghero, senza infangare chi lavora davvero per il territorio e senza alcun secondo fine. Fortunatamente queste situazioni verranno sanate a breve, quando in recepimento delle direttive nazionali il comune si appresterà a creare un punto zero nei comitati, effettivamente importanti, ma necessariamente bisognosi di un sistema elettivo reale e verificato onde non infrangere i principi democratici che ne sono le fondamenta rappresentative.

Firmato dal  gruppo di lavoro di cittadini attivi per lo sviluppo economico della Nurra algherese

Alessandro Carlovich, Andrea Cocco, Giovanni Cocco, Cristina Correddu, Daniele Dore, Tiziana Lai, Donatella Manunta, Salvatore Masala, Sergio Melis, Gianfranca Pirisi, Matteo Porcu, Nino Sanna, Tore Sanna, Berto Sanna, Paolo Usai