La riunione tenuta ieri mattina a Guardia Grande, con oggetto bilancio partecipato tra la Giunta comunale e i cittadini, è stata molto partecipata dagli abitanti di tutte le borgate di Alghero, soprattutto vista la questione “Rom a Sa Segada” che negli ultimi giorni ha creato una crescente tensione in tutto l’agro.

Infatti, dopo una prima introduzione sul bilancio, è stato proprio questo l’argomento che ha quasi monopolizzato la seduta:  “NO AI ROM NELLE BORGATE”. Gli abitanti di Sa Segada carichi di preoccupazione hanno spiegato al Sindaco il reale disagio in cui versa la comunità della borgata che da decenni è stata dimenticata dal Comune e considerata solo ora in occasione di cercare una sistemazione per i Rom in seguito all’imminente sfratto.

I Rom sono una vera patata bollente per il Sindaco e urge un immediato intervento. A tal proposito lunedì è previsto un incontro con il Prefetto per parlare della questione e mettersi d’accordo sulla data di sgombero dall’attuale insediamento presso la pineta dell’Arenosu.
Ma in definitiva dove andranno a finire i Rom? Il Sindaco ha dichiarato che nessuna decisione in merito è stata ancora presa e i sopralluoghi servono a valutare tutte le opzioni possibili.
Potete ascoltare direttamente la risposta integrale del Sindaco nel video allegato a questo articolo.

Di certo c’è che tra il nucleo dei Rom ci sono 30 minorenni e tutti concordano sul fatto che non è sensato rinchiuderli in un campo sportivo lontano dalla città e senza servizi, ma sarebbe più opportuno cercare una vera e propria sistemazione integrata in città; ma di certo c’è anche che <<nessuna decisione in merito è stata presa>>, quindi anche il campo sportivo di Sa Segada rimane in lizza come probabile soluzione come denunciato dal Comitato Rinascita della Bonifica nei giorni scorsi (LEGGI).

Non meno interessanti e carichi di tensione sono stati gli altri interventi fatti da tutti i partecipanti all’assemblea, evidenziando i problemi che da anni affliggono l’agro: dalla toponomastica, allo smaltimento dei rifiuti, ai servizi per il turismo, la ristrutturazione delle strutture esistenti ai fini della valorizzazione sociale, la definizione di un piano di valorizzazione del territorio (piano stralcio delle aree di Bonifica dal PPR) e la valorizzazione delle aziende agricole e dei loro prodotti al fine di avviare uno sviluppo economico dell’agro per evitare l’ulteriore perdita di posti di lavoro e l’inesorabile spopolamento del territorio.

L’assemblea si è conclusa con la richiesta ai cittadini di partecipare direttamente alle scelte dell’amministrazione sia tramite la compilazione dei questionari appositamente predisposti che con una collaborazione in gruppi di lavoro tematici per la ricerca di programmi e progetti per la riqualificazione delle Borgate stesse; è stata inoltre fatta la promessa di fissare un’altra assemblea entro fine anno per fare il punto della situazione sulle questioni emerse.